Byron York: Joe Biden e i problemi cronici sulla criminalità che gli causano i colleghi Democratici

COMMENTO

Byron York’s Daily Memo – Joe Biden e i problemi cronici sulla criminalità che gli causano i colleghi Democratici

Tratto e tradotto da un articolo di Byron York per il Washington Examiner

Qual è un buon indizio del fatto che Joe Biden intenda davvero ricandidarsi nel 2024? Sta cercando di prendere le distanze dall’approccio morbido del Partito Democratico sulla criminalità. Biden, che nel 2020 ha preso le distanze dai Democratici che sostenevano la riduzione dei fondi per i dipartimenti di polizia, ha recentemente stupito molti nel suo Partito quando ha annunciato la sua opposizione ad una legge locale molto indulgente approvata nel Distretto di Columbia che avrebbe ridotto le pene per i furti d’auto ed altri reati in cui vengono adoperate le armi da fuoco.

Ma alcuni recenti eventi nel Maryland, proprio vicino a Washington, DC, dimostrano che Biden avrà molto da cui scappare. Nelle ultime settimane Biden ha elogiato il nuovo governatore democratico del Maryland, Wes Moore. Il 15 febbraio, in occasione di un evento a Lanham, nel Maryland, Biden ha detto: “Con Wes Moore avete un nuovo governatore eccezionale”. “È un vero affare”. Ma il capo dei Democratici potrebbe presto dover prendere le distanze dall'”eccezionale” governatore Moore e dalla leadership democratica dello Stato a lui vicino.

Wes Moore ha infatti nominato un uomo di nome Vincent Schiraldi a capo del Maryland Department of Juvenile Services. Schiraldi è un riformatore della giustizia minorile ed ex funzionario della città di New York, sotto l’ex sindaco Bill de Blasio, che descrive il suo attuale lavoro come una “lotta per la giustizia, la sicurezza e l’equità”. È uno dei tanti esponenti della Sinistra che vogliono ridefinire lagiustizia minorileper ridurre le pene ai criminali che commettono gravi reati, tra cui l’omicidio, prima del compimento dei 25 anni di età.


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Joe Biden e Wes Moore

La loro tesi è che il cervello umano non si sviluppi completamente prima di aver raggiunto i 25 anni, quindi i criminali che rapinano, rubano ed uccidono non dovrebbero essere puniti come gli adulti quando commettono questi reati prima dei 25 anni. “Le persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni sono più simili, dal punto di vista dello sviluppo, ai giovani che agli adulti pienamente maturi”, ha dichiarato Schiraldi alla NPR nel 2015. “Lo sono e basta. E il nostro sistema giudiziario non l’ha ancora capito”. Nel 2016, Schiraldi ha affermato che i giovani tra i 18 e i 25 anni sono “più impulsivi, in particolare in contesti emotivamente carichi, meno orientati al futuro, più influenzati dai coetanei e più propensi al rischio – tutte queste cose hanno un impatto sulla criminalità”.

Vincent Schiraldi ha sostenuto anche che perseguire giovani rapinatori, ladri d’auto ed assassini esattamente come si fa con gli adulti possa avviarli ad una vita criminale. La sua risposta è di non condannarli, in ogni caso, quindi indipendentemente da ciò che abbiano commesso, prima dei 25 anni. “Se riusciamo a farvi superare i 25 anni senza avere una condanna per un reato, le possibilità che non abbiate mai più una condanna per un reato diminuiscono sostanzialmente”, ha detto Schiraldi. Gli oppositori ritengono folle l’idea che si possa ridurre gli episodi di grave criminalità riducendo le pene per i reati gravi, ma questo è ciò che pensano Schiraldi ed altri esponenti della Sinistra.

Ma grazie al nuovo governatorevero affaredel Maryland, Vincent Schiraldi è ora a capo dell’agenzia statale incaricata di gestire, supervisionare e trattare i giovani coinvolti nel sistema di giustizia minorile del Maryland“. Ed ora anche nove legislatori statali, tutti Democratici, stanno mettendo in pratica le sue idee in un nuovo disegno di legge ironicamente intitolatoYouth Accountability and Safety Act“. Il disegno di legge, qualora dovesse diventare legge, proibirebbe di incriminare chiunque per un omicidio doloso nel Maryland se l’omicidio è stato commesso quando l’assassino aveva meno di 25 anni e se l’omicidio è stato compiuto insieme ad un altro grave crimine – un concorso di reati definito “felony murder“. Non importa quanto sia efferato il crimine commesso da un infra-venticinquenne o quanto sia aggravato l’omicidio o quanti omicidi siano stati commessi: il sospetto non potrebbe essere accusato in ogni caso di omicidio doloso.

Il disegno di legge riprende la definizione di omicidio doloso già esistente nella legge del Maryland: “un omicidio deliberato, premeditato ed intenzionale“. Poi, nella sottosezione (A)(4) – che è importante – vengono elencati i reati che, ai fini del concorso di reati (il c.d. “felony murder” di cui sopra, n.d.r.), possono essere contestati ed eventualmente aggiungersi all’accusa di omicidio doloso di cui sopra: Un omicidio quindi “commesso durante la perpetrazione o il tentativo di perpetrare: incendio doloso di primo grado; furto con scasso di primo, secondo o terzo grado; furto d’auto o furto d’auto a mano armata; evasione di primo grado da un istituto penitenziario statale o da un istituto penitenziario locale; sequestro di persona; omicidio premeditato; stupro; rapina; reati sessuali di primo o secondo grado” ed altro ancora. Quindi, il disegno di legge aggiunge questo: “UNA PERSONA CHE AL MOMENTO DEL REATO HA MENO DI 25 ANNI NON PUÒ ESSERE RITENUTA COLPEVOLE DI OMICIDIO DI PRIMO GRADO AI SENSI DELLA SOTTOSEZIONE (A)(4) DI QUESTA SEZIONE“.

Esemplificando, ciò significa che chiunque abbia commesso un omicidio nel Maryland sotto i 25 anni di età come parte di un azione volta a causare un incendio doloso, un furto con scasso, un furto d’auto, uno stupro, una rapina, ecc. non possa essere accusato di omicidio doloso. Per i procuratori che rappresentano la pubblica accusa è fuori discussione.

Perché i legislatori del Maryland dovrebbero fare una cosa del genere? Torniamo all’obiettivo di Vincent Schiraldi nel suo lavoro: lottare per giustizia, sicurezza ed equità“. Ora, leggete la “Nota d’impatto sull’equità razziale” preparata per la legge dal Dipartimento dei servizi legislativi dell’Assemblea generale del Maryland. Il documento rileva che il disegno di legge “avrebbe un impatto potenzialmente significativo sugli individui afroamericani [di età inferiore ai 25 anni] che rischiano l’arresto per omicidio, in generale, ad un tasso sproporzionatamente alto“.

La nota cita i dati della Polizia di Stato del Maryland secondo cui, nel 2020, ci sono stati 269 arresti per omicidio di qualsiasi grado. Di questi, 111 arresti hanno riguardato sospetti di età inferiore ai 25 anni. Di questi 111 sospetti, 88 erano afroamericani, 21 bianchi, 1 nativo americano e 1 di razza sconosciuta. “Gli afroamericani rappresentano il 79% degli arresti per omicidio nel 2020, nonostante rappresentino solo il 31% della popolazione sotto i 25 anni nello Stato“, si legge nel rapporto. “Al contrario, i bianchi sono stati il 19% degli arrestati per omicidio, una percentuale significativamente inferiore a quella del 42% della popolazione statale sotto i 25 anni”.

In altre parole, la legge avrebbe il suo effetto maggiore sugli assassini di colore. Infatti, i sostenitori della legge esprimono il loro sostegno in termini esplicitamente razziali. “L’uso che il Maryland fa del reato di omicidio… è particolarmente insidioso se applicato alle persone di colore”, ha scritto Margaret Martin Barry, una democratica di spicco negli ambienti della giustizia minorile del Maryland. “Il Maryland ha la particolarità di essere tra i peggiori Stati quando si tratta di incarcerare persone di colore, con una percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale. L’accusa di omicidio per aver commesso un crimine alimenta le tendenze peggiori, consentendo l’incarcerazione a vita o l’ergastolo senza condizionale”.

Il Maryland farà davvero diventare legge la nuova proposta di legge? Nel Senato dello Stato, i Democratici hanno un vantaggio di 33 a 13 sui Repubblicani. Nella Camera dei delegati, i Democratici hanno un vantaggio di 102 a 39 sui Repubblicani. Il nuovo governatore poi è un Democratico. I Repubblicani si oppongono in maniera schiacciante alla nuova legge. Ciò significa che la decisione se approvare o meno la leggeYouth Accountability and Safety Act verrà presa all’interno del campo dei Democratici. La loro scelta dirà al pubblico qualcosa sul Partito Democratico e sulla criminalità.

Ed è qui che entra in gioco Joe Biden. No, non è un senatore, un delegato o il governatore del Maryland. Non dirige lo Stato del Maryland. Non era nemmeno il sindaco di Washington se per questo, ma in quel caso, a causa della struttura costituzionale unica del governo del Distretto di Columbia, era stato coinvolto in una battaglia su un provvedimento che, tra le altre cose, riduceva le pene per i ladri d’auto ed altri reati (anche se commessi con le armi da fuoco) a Washington, DC. Ora, il vicino Maryland sta considerando di andare ancora oltre, riducendo le pene per alcuni criminali che uccidono persone nell’atto di rubare le loro auto o di rapinarle o di dare fuoco alle loro case o di violentarle o altro ancora purché non abbiano compito 25 anni. Biden potrà evitare di esprimere un giudizio anche su questo?

Byron York è il corrispondente politico capo del Washington Examiner e un collaboratore di Fox News


WashingtonExaminer.com

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Byron York è il corrispondente politico capo del Washington Examiner e un collaboratore di Fox News. Ha seguito le amministrazioni Bush, Obama, Trump e ora Biden, così come il Congresso ed ogni campagna presidenziale sin dal 2000. È l’autore di “The Vast Left Wing Conspiracy”, un resoconto dell’attivismo liberal nelle elezioni del 2004. Già corrispondente dalla Casa Bianca per il National Review, i suoi scritti sono stati pubblicati sul Wall Street Journal, Washington Post, Atlantic Monthly, Foreign Affairs e New Republic. Laureato all’Università dell’Alabama e all’Università di Chicago, vive a Washington, D.C.

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