La Corte Suprema contro Biden – Upward News

La Corte Suprema esamina il piano di condono dei prestiti studenteschi di Biden

APPROFONDIMENTO | Lo scorso agosto, Joe Biden ha annunciato il progetto di condonare fino a 20.000 dollari di prestiti studenteschi per ogni cittadino che rientrasse nei requisiti. Quasi 26 milioni di persone hanno presentato domanda prima che due tribunali federali a novembre emettessero delle ordinanze per bloccare il programma. La Corte Suprema ha ascoltato martedì le argomentazioni orali per due cause che contestano il piano di Biden e si prevede che raggiunga un verdetto entro giugno.

Potenziali conseguenze: Alcuni americani sono favorevoli al condono dei prestiti agli studenti, mentre altri ritengono che premi le decisioni finanziarie irresponsabili e che sia ingiusto nei confronti di chi abbia già estinto i prestiti agli studenti o non abbia frequentato l’università. Secondo il Congressional Budget Office, il piano di Biden di condonare il debito studentesco costerebbe 400 miliardi di dollari. I critici sostengono che aumenterebbe l’inflazione e potenzialmente le tasse universitarie future.

I casi al vaglio della Corte Suprema: Le due cause contro il programma di cancellazione del debito sostengono che Biden e il Dipartimento dell’Istruzione abbiano oltrepassato la loro autorità. L’amministrazione Biden non è passata attraverso il Congresso, ma ha utilizzato la legge HEROES del 2003, che consente di alleggerire i prestiti federali agli studenti in caso di guerra o di emergenze nazionali. Biden ha considerato la pandemia come un’emergenza di questo tipo. Si prevede che la Corte respinga il condono dei prestiti studenteschi voluto da Biden. I giudici sembrano essere d’accordo nel ritenere che tale provvedimento rientri nella “dottrina delle grandi questioni”, secondo la quale le iniziative governative con importanti conseguenze politiche ed economiche debbano essere autorizzate dal Congresso.

Il quadro generale: Sebbene Biden possa aver guadagnato punti politici nel tentativo di cancellare il debito studentesco e conquistare un blocco di giovani elettori, i suoi sforzi alla fine sono falliti. La Corte Suprema si basa sulla Costituzione, non sulla politica, e probabilmente apparirà come il cattivo della storia, come è successo con l’annullamento della “Roe vs. Wade”. Per questo motivo, i critici della Sinistra stanno già spingendo per una riforma della Corte Suprema, come la proposta di un aumento del numero dei giudici in seno alla Corte.


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