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Ron DeSantis ha firmato la legge che pone ufficialmente fine allo status di autogoverno della Disney
Il colosso dell’intrattenimento di estrema sinistra ha scelto il governatore sbagliato con il quale iniziare una battaglia a colpi di mano
Il governatore della Florida Ron DeSantis lunedì ha firmato la legge che pone ufficialmente fine allo status di autogoverno della Disney, quasi un anno dopo che l’azienda si era data alla pazza gioia, ripromettendosi di lottare contro la legge sui diritti dei genitori nell’istruzione, che il governatore aveva firmato l’anno scorso.
L’anno scorso, Ron DeSantis aveva firmato la legge sui diritti dei genitori nell’istruzione, che in parte impediva discussioni in classe sull’orientamento sessuale e l’identità di genere per i bambini dalla scuola materna fino alla terza elementare. All’epoca, gli attivisti dell’estrema sinistra hanno falsamente etichettato la legge come “Don’t say gay“, anche se nessuna parola o frase era vietata dalla legge. La Disney si unì all’estrema sinistra, dichiarando: “Il nostro obiettivo come azienda è che questa legge venga abrogata dal parlamento o che venga annullata dai tribunali“. Si è quindi scatenata una vera e propria guerra tra l’amministrazione DeSantis e la Disney, che si era già fatta strada per promuovere l’agenda LGBTQ+ sui bambini in spettacoli e film, mentre il parlamento della Florida iniziava a muoversi. Nell’aprile del 2022, DeSantis ha quindi firmato una legge che scioglieva la speciale giurisdizione fiscale e amministrativa della Disney. E lunedì DeSantis, con l’aiuto del parlamento della Florida, ha firmato una seconda legge che ha posto ufficialmente fine allo status di autogoverno della Disney.
“Vogliamo che i nostri bambini siano bambini. Vogliamo che possano godersi la scuola e l’intrattenimento senza che venga loro imposto un programma. Quindi, se si va in quella direzione, come azienda, non sono questi i valori che vogliamo promuovere nello Stato della Florida”, ha dichiarato.
“Vogliamo promuovere la sicurezza dei nostri studenti e i diritti dei nostri genitori. Quindi abbiamo avuto questa situazione, che era fondamentalmente indifendibile. Da un punto di vista politico, come si fa a dare a un parco a tema un proprio governo e poi trattare tutti gli altri parchi a tema in modo diverso?” si è chiesto Ron DeSantis, ritenendo che si tratti di una politica sbagliata che non era più “giustificabile o sostenibile”.
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