
NOTIZIA
L’ultima gaffe che ha coinvolto la persecuzione dei cattolici ha fatto sorgere in molti il dubbio che l’FBI continui a cadere preda dell’influenza politica della Sinistra
Un dossier che sosteneva la “collusione con la Russia” finanziato da una candidata democratica alla presidenza. Il suggerimento che i genitori delle scuole contrari alla CRT fossero “terroristi interni” da parte di un gruppo di Sinistra del consiglio scolastico. Una lista che suggeriva come i “cattolici tradizionalisti” fossero estremisti da parte di una organizzazione no-profit liberal che monitora i “discorsi d’odio”.
Tre motivi di indagine. Tre errori che hanno lasciato la principale agenzia di polizia americana con un occhio nero.
Il ripetuto affidamento dell’FBI a gruppi politici e di interesse di orientamento liberal si è rivelato costoso negli ultimi anni, con conseguenti retromarce di alto profilo e sussurri sul fatto che il Bureau abbia creato un sistema di “giustizia a due livelli”.
“Devono capire che là fuori ci sono persone che cercano di manipolarli per scopi politici e ogni volta che ci cascano, danneggiano la reputazione dell’FBI in un modo che è fondamentalmente dannoso non solo per l’FBI, ma per il Paese“, ha detto Jason Foster, che ha indagato sulle malefatte dell’FBI per due decenni come investigatore del Senato degli Stati Uniti e ora rappresenta gli informatori dell’FBI presso il centro per gli informatori Empower Oversight.
L’ultimo passo falso dell’FBI è avvenuto la settimana scorsa, quando è stata costretta a ritrattare un bollettino di intelligence emesso dall’ufficio di Richmond che suggeriva come i cattolici che preferiscono la Messa tradizionale in latino rappresentino un rischio in quanto “suprematisti bianchi ed estremisti“. La nota traeva alcune informazioni dal Southern Poverty Law Center, un gruppo di sinistra della Georgia che segue le attività degli odiatori negli Stati Uniti, e da articoli di riviste apertamente liberal.
Il memo di Richmond esortava gli agenti ad iniziare le attività per infiltrarsi nei gruppi cattolici, alla ricerca di tali presunti estremisti. La sua inclinazione liberal si manifesta in una nota a piè di pagina in cui l’autore si riferisce ad una donna che sta per avere un bambino come a una “persona incinta” piuttosto che con il termine “madre”.
Quando il memo è stato reso pubblico, il Bureau lo ha ritirato, affermando che non soddisfacesse gli “esigenti standard” di quello che dovrebbe essere un prodotto dell’intelligence statunitense.
Kevin Brock, ex capo dell’intelligence dell’FBI, tuttavia, ha dichiarato che, pur essendo incoraggiato dal fatto che il Bureau abbia ritirato il memo, è rimasto profondamente turbato dalla qualità del prodotto e dalla mentalità che ha palesato.
“È pigro, assurdamente speculativo, non fornisce alcuna prova per la sua tesi“, ha detto, “e si basa esclusivamente su fonti notoriamente allineate con la sinistra politica, come lo screditato Southern Poverty Law Center, Saloon e il The Atlantic, che sono noti per essere abitualmente critici nei confronti della Chiesa cattolica. Questa non è analisi di intelligence. È un’analisi a pappagallo“.
Kevin Brock ha poi detto che il memo è l’ultimo di una lunga serie di esempi in cui l’FBI ha perseguito informazioni chiaramente di parte, come il dossier di Christopher Steele finanziato dalla campagna di Hillary Clinton che sosteneva che Donald Trump fosse colluso con la Russia per dirottare le elezioni del 2016.
Alla fine non è stata trovata alcuna collusione e l’FBI è stata costretta ad ammettere di aver commesso degli illeciti, tra cui la manipolazione delle prove e l’inganno delle corti FISA per la sorveglianza.
“Con tutti i crimini reali in aumento in questo Paese, se un ufficio dell’FBI ha il tempo di scrivere una valutazione fantasiosa speculando selvaggiamente su possibili legami tra razzisti violenti e cattolici tradizionalisti, allora ha chiaramente risorse in eccesso”, ha detto.
Anche i membri del Congresso sono sempre più preoccupati dalla condotta dell’FBI, soprattutto perché negli ultimi mesi sono emerse più di due dozzine di informatori che sostengono che i pregiudizi politici stiano influenzando indagini che vanno dallo scandalo della corruzione di Hunter Biden alle accuse sull’ex presidente Trump.
La rappresentante Kat Cammack (Repubblicana della Florida) ha dichiarato che il Congresso sta prendendo sul serio le accuse degli agenti di rango e vuole costringere i vertici dell’FBI ad apportare cambiamenti significativi.
“Stiamo cercando di estirpare la corruzione ai livelli più alti che sta spingendo questa narrazione politica”, ha detto.
Kat Cammack ha detto anche che ci sono sempre più prove del fatto che l’FBI si è impegnata a cancellare la cultura liberale e democratica, incoraggiando la censura su Twitter o trattando i genitori che protestano contro le politiche nelle riunioni dei consigli scolastici come terroristi interni, su suggerimento dell’Associazione nazionale dei consigli scolastici e del Dipartimento della Giustizia di Biden.
“Quando l’FBI viene incaricata di dare la caccia a genitori che hanno espresso preoccupazioni nei consigli scolastici locali su ciò che viene insegnato ai loro figli, e vengono etichettati come terroristi interni… questo è un problema“, ha detto. “Quando l’FBI, l’amministrazione e le agenzie si coordinano con le Big Tech, facendo essenzialmente pressione su un’azienda privata affinché esegua i loro ordini nel deplorare, censurare o mettere a tacere le voci dissenzienti, questo è un problema“.
Kevin Foster è attualmente consulente dell’informatore dell’FBI George Hill, un analista in pensione che afferma che l’FBI di Boston ha subito pressioni per cercare di aprire un’indagine criminale su un’azienda privata.
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