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Ron DeSantis critica la politica degli assegni “in bianco” di Biden mentre gli Stati Uniti annunciano ulteriori aiuti all’Ucraina: “Non è accettabile”
Il governatore della Florida ha parlato a “Fox & Friends” dopo la visita a sorpresa di Joe Biden a Kiev
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha criticato Joe Biden per la sua “politica degli assegni in bianco” in Ucraina, dopo che il democratico si è recato a Kiev per una visita a sorpresa poco prima del primo anniversario dell’invasione di Putin.
Ron DeSantis si è unito a “Fox & Friends” lunedì per discutere della prima visita di Biden nella zona di guerra dall’inizio del conflitto, cominciata un anno fa, e del perché il mezzo miliardo di dollari recentemente stanziato per gli aiuti all’Ucraina sia inaccettabile senza obiettivi chiaramente definiti.
“Hanno di fatto una politica degli assegni in bianco senza un obiettivo strategico chiaro e definito, e queste cose possono degenerare, e non credo sia nel nostro interesse entrare in una guerra per procura con la Cina, coinvolgendoci per cose come le terre di confine o la Crimea“, ha detto DeSantis.
“Quindi credo sia opportuno che identifichino l’obiettivo strategico che stanno cercando di raggiungere, ma dire che si tratta solo di dare un assegno in bianco a tempo indeterminato non è accettabile“, ha proseguito.
Biden ha incontrato il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy durante la sua visita a sorpresa a Kiev lunedì scorso per annunciare gli aiuti aggiuntivi degli Stati Uniti.
Il programma comprende varie necessità militari, tra cui proiettili per obici, missili anticarro e radar di sorveglianza aerea.
Anche se l’assistenza aggiuntiva arriva sulla scia dei miliardi di dollari americani che hanno già finanziato gli sforzi ucraini negli ultimi mesi, la lista non include i caccia multiruolo F-16, che Zelenskyy ha richiesto, o nuovi armamenti avanzati.
Tuttavia, Ron DeSantis ha sostenuto che la guerra non sarebbe mai avvenuta se Biden avesse gestito diversamente diverse questioni transnazionali, in particolare il ritiro dall’Afghanistan e la crisi della droga alimentata da un confine meridionale spalancato.
“Non credo che tutto questo sarebbe accaduto, se non fosse stato per la debolezza che il Presidente ha mostrato durante il suo primo anno di mandato, culminata, ovviamente, nel disastroso ritiro dall’Afghanistan”, ha detto DeSantis. “Quindi penso che mentre lui è laggiù, io e molti americani pensiamo: ‘È molto preoccupato per i confini di mezzo mondo. Non ha fatto nulla per proteggere il nostro confine qui a casa‘. Abbiamo avuto milioni e milioni di persone che sono entrate, decine di migliaia di americani morti a causa del fentanyl e poi, naturalmente, abbiamo appena subito l’umiliazione nazionale di avere la Cina che ha fatto volare un pallone spia attraverso gli Stati Uniti continentali”.
“Quindi abbiamo un sacco di problemi che si accumulano qui nel nostro Paese e che lui sta trascurando“, ha proseguito.
Biden avrebbe dovuto arrivare in Polonia lunedì, secondo il suo programma pubblico, ma ha invece preso un treno segreto per un viaggio di 10 ore per raggiungere Kiev.
Nel frattempo, il Segretario di Stato Antony Blinken ha osservato, durante la sua visita ad Ankara, in Turchia, che ci sono crescenti preoccupazioni riguardo a potenziali aiuti cinesi alla Russia sotto forma di “assistenza letale”, che potrebbero avere un impatto significativo sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina.
I suoi commenti arrivano sulla scia delle tensioni per il sorvolo del pallone spia di Pechino nello spazio aereo americano.
“Come ha detto il Presidente Biden molti mesi fa, quando l’aggressione ha avuto luogo, e ha parlato con il Presidente Xi Jinping, gli ha detto a quel punto che ci sarebbero state conseguenze reali nelle nostre relazioni se la Cina avesse fornito assistenza letale alla Russia in questa aggressione contro l’Ucraina”, ha detto lunedì.
Il governatore della Florida Ron DeSantis si è unito a “Fox & Friends” per discutere della visita a sorpresa di Biden in Ucraina e del suo tour a favore delle forze dell’ordine nelle città liberal.
Anche se si teme una guerra per procura tra Washington e Pechino, Ron DeSantis ha osservato che, nonostante l’aggressione di Putin, la vera minaccia per l’America non proviene da Mosca.
“Il timore che la Russia entri nei Paesi della NATO e tutto il resto e si faccia strada… non è nemmeno lontanamente possibile“, ha detto DeSantis. “Penso che abbiano dimostrato di essere una potenza militare di terza categoria. Penso che abbiano subito perdite enormi, enormi.”
“Devo pensare che la gente in Russia probabilmente disapprova ciò che sta accadendo”, ha continuato.
“Non credo che possano esprimersi in merito per ovvie ragioni, quindi penso che la Russia sia stata davvero, davvero ferita qui. E non credo che siano la stessa minaccia per il nostro Paese, anche se sono ostili. Non credo che siano allo stesso livello di una Cina”.
Secondo le Nazioni Unite, più di 8 milioni di ucraini sono fuggiti dal Paese verso altri Paesi europei da quando è scoppiata la guerra con l’invasione di Putin del 24 febbraio dello scorso anno.
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